dieta vegana pro e contro

Dieta vegana, fa bene oppure no?

Assumiamo amminoacidi come integratori per mettere su muscolo ma abbiamo paura della carne, diciamo che la dieta mediterranea è la migliore del mondo ma poi frutta e verdura le mangiamo solo nel pranzo buono della domenica, condanniamo i vegani e poi ci facciamo incuriosire e corrompere dalle diete alternative prive di alcuna base scientifica.

C’è di sicuro molta confusione sull’alimentazione perché spesso la letteratura che troviamo facilmente sul web ce la propone più come un susseguirsi di mode e tendenze che come una scienza alimentare appannaggio di medici e nutrizionisti. Siamo dunque tentati spesso di capire se la dieta vegana è davvero la soluzione più salutare oppure si tratta di un complotto di irriducibili vegan boys and girls.

Non c’è né da aver paura e sospetto né da convertirci senza riserva. Meglio analizzare i pro e i contro.

La Dieta vegana fa dimagrire? Prima bufala da sfatare è che mangiare vegano faccia dimagrire. Scegliere un approccio salutista significa prevenire eventuali malattie cardiovascolari o tumorali non prettamente dimagrire.

La carne fa male? La domanda è mal posta. La carne, se intesa come sostanze nutritive, gli amminoacidi su tutte, non fa male anzi gli amminoacidi sono alla base dello sviluppo dei tessuti muscolari e anche dell’energia mentale. La carne è un alimento di prima qualità per lo sviluppo di un bambino in quanto se i tessuti devono crescere non è affatto sbagliato assumerla anche se le quantità vanno concordate con il nutrizionista. Se, invece, siamo già adulti e, soprattutto dopo i 40, quando aumentano i rischi cardiovascolari, è meglio limitarne il consumo. In realtà un adulto che deve provvedere non alla crescita ma al ricambio dei tessuti può anche scegliere un’alimentazione vegetariana o vegana. In questo caso ciò che è importante controllare è la tabella alimentare che, soprattutto nel caso della dieta vegana, deve integrare tutti i nutrienti per evitare di avere delle serie carenze nutrizionali. La vera scommessa è quella di non farsi mancare mai le proteine che possono essere assunte attraverso i legumi, i cereali, i semi e i grassi vegetali.

Bambini e donne incinte. Mentre il latte materno di una donna che segue un’alimentazione vegana bilanciata è lo stesso in termini nutrizionali di quello di una mamma “carnivora” a patto che anch’ella segua un’alimentazione completa, per i bambini il discorso cambia. Un’alimentazione vegana tende ad essere deficitaria di vitamina B12, calcio e zinco e quindi quando si sceglie questo regime per i propri figli bisogna stare molto attenti a non improvvisare e a non fargli seguire un’alimentazione incontrollata. Quali possono essere i rischi? Bassa statura, sottopeso, ritardi di ossificazione, rachitismo e anemie carenziali.

Dalla filosofia alla tavola. Aspirazione e realtà sono spesso discordanti: quando si sceglie di diventare vegani bisogna scontrarsi con un cambio di regime alimentare che prevede di applicarsi ogni giorno per acquistare prodotti vegani, insomma un certo periodo di adattamento. Se pensi di non farcela meglio non cominciare perché finiresti per non alimentarti in modo corretto.

Ed infine due note che faranno un po’ di chiarezza.

Anche la dieta mediterranea prevede un consumo leggero di carne, poche volte al mese, ed inoltre una cosa è mangiare carne di primo taglio e altro è quella trasformata come salumi e hamburger.

Il problema non è tanto demonizzare o meno la carne quanto seguire una dieta, carnivora o vegana che sia, in modo non bilanciato e priva di tutte le sostanze nutritive: questo sì che fa male!

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