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Erika Ferraioli: “A cosa penso quando nuoto”

A cosa pensano nuotatori e nuotatrici quando sono sott’acqua, soli con il nastro, la corsia e il fondale? Durante un allenamento o prima del fischio di inizio, quando tolgono l’accappatoio, nell’ultimo sospiro sul bordo della piscina, prima di lanciarsi in gara? L’acqua azzera le distanze e forse carpire i pensieri intimi anche dei più inarrivabili nuotatori ci fa immedesimare nelle loro vittorie e sconfitte e ce li fa sentire più vicini.

Ecco “come sente il nuoto” una grande campionessa, Erika Ferraioli, ospite d’onore del nostro blog, atleta di punta nazionale che ha adottato le piscine del Forum S.C. dove ritorna ad allenarsi tra una gara e l’altra, come un porto sicuro dove risintonizzarsi con l’intimità dell’acqua.

Incontriamo Erika a bordo vasca, con la sua cascata di capelli ricci castani ancora inzuppati d’acqua e cloro, dopo aver tolto la cuffia, con i suoi “costumi di scena”, ciabattine, pezzo intero e accappatoio, in tutta la schiettezza di una campionessa di nuoto abituata a tenere il tempo in centesimi: pochi fronzoli e tutta azione! Tra la borsa sempre pronta per scappare via, alla volta del prossimo fischio d’inizio e la spontanea presa d’atto che nuotare è la cosa più naturale del mondo la sensazione che abbiamo è che, ogni volta che Erika entra in acqua è solo il primo atto di un’epopea che è la vasca stessa, una ritualità che diventa vittoria, di cui non trapela la strenua fatica quanto la leggerezza, di tutti i grandi che sanno farti percepire come semplici anche le cose più complesse.

Erika, a cosa pensi quando nuoti?

erika ferraioli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Atleta: Erika Ferraioli

Età: 32 anni

Stile di nuoto preferito: stile libero

Atleta a cui ti ispiri: le velociste olandesi

I: Erika, a cosa pensi quando sei in vasca? Nuotare è un momento di evasione dalla realtà o un momento in cui si pensa alla quotidianità? Insomma, sott’acqua è più facile pensare alla lista della spesa o ad un paradiso tropicale?

Erika: In realtà, quello che succede mentre si nuota è che l’acqua diventa una naturale confidente che ti mette in più profonda connessione con la tua vita personale. Quando ti senti leggera,  ti capita di canticchiare spensierata sott’acqua mentre, se hai un pensiero negativo, tendi ad analizzarlo maggiormente.

I: Quindi l’acqua fa da amplificatore dei pensieri, belli o brutti, una sorta di autoanalisi, un ambiente facilmente introspettivo.

Erika: In realtà, da ragazzina, rappresenta una valvola di sfogo mentre, crescendo, ti soffermi sulle cose più importanti, è come crescere insieme e l’acqua non mente su di te, anzi ti rivela.

I: E quando ti capita, adesso, di sentirti arrabbiata o nervosa, la piscina torna ad essere una valvola di sfogo?

Erika: Sicuramente sì, quando hai energia negativa nuotare diventa un modo per scaricarla!

I: Ti vediamo in gara passare dallo sguardo pieno di attese del trampolino alla grinta con cui fendi le corsie della vasca, quali pensieri ti passano per la mente?

Erika: Durante una gara è tutto diverso, sei concentrata sul movimento, sul sentire il tuo corpo e fare i movimenti giusti, sul rendere più efficienti possibili le tue bracciate e controllare il dispendio di energie.

I: Come sono cambiati pensieri e sensazioni “acquatiche”, durante una gara, da quando eri bambina ad oggi?

Erika: Da adolescente non pensi a nulla, le strategie spesso hanno il passo più corto del tuo istinto, pensi solo a nuotare nel modo più veloce possibile. Oggi invece, anche durante l’allenamento, pre-gara, tendi a progettare col pensiero tutte le cose che andrai a riprodurre in gara.

I: E prima di entrare e dare spettacolo eseguendo il programma di gara, confessacelo, hai un po’ di paura?

Erika: Fino al fischio di inizio un po’ di timore c’è ma poi, non appena entri in acqua, tutto si dissipa e spegni il cervello!

I: Qual è la più grande motivazione che ti fa andare avanti nella tua carriera di nuotatrice? Il tempo di gara può bastare o qualcosa di più intimo, endogeno?

Erika: La mia motivazione ed il mio obiettivo sono: confermare le performance precedentemente dimostrate e naturalmente cercare di superarle!

E voi, vi riconoscete nelle parole di Erika Ferraioli? Pensate di avere la stessa grinta? Qui al Forum S.C. siamo pronti a farla crescere, con i nostri eccellenti corsi di nuoto, riconosciuti dalla FIN.

E se sei indecisa se iscrivere tuo figlio a nuoto, leggi questa intervista

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