nuoto in gravidanza

Non rinunciare al nuoto in gravidanza

La gravidanza è un momento eccezionale, ma spesso l’eccezionalità coinvolge anche le tue abitudini sportive che devono necessariamente cambiare: la buona notizia è che in arrivo dell’estate potrai completamente consacrarti al nuoto!

Il nuoto infatti, sia sotto forma di corsi di nuoto estivi o di nuoto libero, in mare come in piscina all’aperto, è l’attività sportiva ideale per una donna in gravidanza e, grazie agli effetti rilassanti, lo è anche per il bebè.  Sia che tu sia sempre stata una nuotatrice oppure una sportiva o semplicemente non voglia rinunciare a tenerti in forma durante la gravidanza, iscriverti ad un corso di nuoto estivo o praticarlo liberamente sarà una buona idea; basterà seguire alcune minime precauzioni.

Perché il nuoto fa bene alla mamma e al bebè

il nuoto in gravidanza

L’acqua è l’elemento alla base della vita, noi ne siamo composti per il 75% del nostro corpo e ne siamo completamente immersi dal concepimento alla nascita e questi sono alcuni dei motivi per cui ritornare all’elemento acquatico provoca sensazioni molto rilassanti, di immersione in una dimensione affettiva di coccole e consapevolezza particolare del proprio corpo, con cui entriamo in un nuova intima relazione. Questi benefici sono altissimi per una donna in gravidanza e per il futuro bambino: il massaggio in acqua aiuta a rilassarsi e questo stato di grazia e benessere viene immediatamente percepito anche dal feto.

Uno dei maggiori disagi in gravidanza è il peso del pancione che diventa sempre più importante per la schiena e anche per il bacino che tendono a far male: praticare il nuoto come la ginnastica in piscina provoca effetti positivi, grazie all’impatto morbido e alla forte riduzione del peso corporeo in acqua che evita traumi all’apparato muscolo scheletrico. Il galleggiamento permette dunque di non stressare la schiena e le ginocchia che sono messe a dura prova durante la gestazione e, inoltre, di prevenire i disturbi tipici della maternità: problemi circolatori con pesantezza alle gambe e vene varicose.

Insomma l’acqua, del mare se pensi di spostarti dalla città o di una piscina all’aperto, rappresenta in questo periodo estivo una sorta di nursery dove potrai far crescere serena il tuo bebè e conservare la tua forma fisica anche durante la tua dolce attesa, senza fare particolari rinunce. Inoltre, se aggiungi l’effetto psicologico benefico apportato dal nuoto e dall’attività fisica in generale, scoprirai come l’estate sia la miglior cosa che ti sia capitata durante la tua gravidanza!

Non dimenticare alcuni semplici consigli, regole e cose da evitare per vivere al massimo questa esperienza.

Il decalogo per l’attività fisica in piscina o al mare in gravidanza

  1. Meglio evitare l’attività fisica durante i primi tre mesi in quanto il passaggio da embrione a feto è quello più delicato.
  2. Non superare le 140 pulsazioni al minuto durante lo sforzo fisico.
  3. Non stancarti mai eccessivamente ed interrompi l’allenamento se senti troppo il “fiatone”.
  4. Non rimanere in vasca per più di 45 minuti.
  5. Nuotare lentamente intervallando 2 minuti di riposo ogni 200 mt di nuoto continuato.
  6. Preferisci lo stile libero, il dorso e la rana, evitando il delfino per due motivi: sollecita troppo la colonna vertebrale ed è lo stile più faticoso, uno sforzo che è bene non sostenere durante questo periodo.
  7. Per quanto riguarda gli orari da seguire per il nuoto in piscina, sono da preferire la mattina e il primo pomeriggio perché sono i momenti della giornata in cui si massimizza il beneficio dell’attività fisica.
  8. Puoi anche optare per la ginnastica in acqua, stile acquagym, è molto divertente e permette di prepararsi al parto tonificandosi.
  9. La ginnastica in acqua ha anche il vantaggio di lavorare sulla respirazione, particolarmente terapeutico in un periodo di cambiamenti ormonali ed emozionali.
  10. Lo stile di nuoto “rana” andrebbe evitato se si soffre di diastasi della sinfisi pubica.
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