Nel tennis non c’è tattica o strategia che tenga se non si segue la giusta disciplina di gioco fuori e dentro il campo, qualcosa che solo una scuola tennis può insegnare anche perchè si impara a relazionarsi con gli altri e a capire come affrontare un campo da tennis, grazie ai trucchi del coach. Affrontare la sfida e la competizione di un torneo è sempre entusiasmante e formativo: lo sport è una palestra di vita ma nel tennis sappiamo bene come la tensione tra due personalità sportive si taglia con il coltello durante un match, come la sfida fisica si trasformi in una narrazione psicologica, nelle parole del giornalista sportivo e nei colpi di gioco. Ogni grande atleta del tennis segue il suo personale gioco, un riflesso del suo stile e anche del carattere del tennista, della sua intelligenza di gioco, misurata nella capacità di massimizzare la libertà d’azione nel momento opportuno.
Il maestro di tennis può fare la differenza nella capacità di stare in campo e vincere un match, ecco perchè abbiamo chiesto a Massimiliano Gismondi, coach responsabile del settore tennis al Forum Sport Center alcuni consigli per affrontare un incontro di tennis e volgerlo a nostro favore. Ecco il risultato.
Il match di tennis in 7 punti
- Alimentazione. Bisogna alimentarsi in modo corretto: a ridosso del match, 1/2 ore prima, è consigliabile assumere zuccheri (anche un piatto di pasta) e integratori, energia da bruciare immediatamente.
- Riscaldamento pre – match. Iniziare e terminare il riscaldamento con lo stretching. Effettuare esercizi per la velocizzazione dei piedi: è consigliabile usare come attrezzo la scala, uno strumento che aiuta l’atleta a muovere i piedi con andature differenti. Per gli arti superiori, di grande rilievo è l’uso dell’elastico, un attrezzo utile a sciogliere e riscaldare braccia e spalle. Aggiungere inoltre un piccolo riscaldamento di palleggi sul campo per “cercare la sensibilizzazione della pallina” da subito, dal momento che, da regolamento, la durata del riscaldamento è di 5 minuti.
- Approccio al match. Un tennista deve essere prima di tutto un buon osservatore e lo studio del gioco avversario deve avvenire immediatamente, fin dai palleggi preliminari che già permettono di capire la “qualità” dello sfidante. E’ importante sondare lo stato d’animo del nostro avversario e conoscerne la psicologia per saper fronteggiarlo e trarne vantaggio.
- Evoluzione del match. Il tennis è uno sport singolare dove dall’entropia iniziale emerge un ordine di scambi che segue un preciso piano, anzi due, quelli dei giocatori che si stanno contendendo la vittoria. Alla fine un solo piano d’azione trionferà ed è quindi importante registrare il “percepito” dell’avversario a livello mentale, tecnico e fisico per portare il match nella propria direzione.
- Fair play. Fair play significa più cose: oltre ad avere un comportamento corretto in campo ci sarà d’aiuto mostrare self-control e lucidità. Una perdita di autocontrollo porta l’atleta ad “uscire dalla partita” mentalmente, una perdita di concentrazione, e a non riuscire più a rientrare.
- Riflessione. A fine match il momento di confronto con il proprio insegnante deve essere una regola: è utile relazionarsi con il proprio coach esprimendo le proprie sensazioni emotive e tattiche percepite durante il match, farne tesoro e aggiungerle al proprio bagaglio tennistico per utilizzarle al meglio nei successivi incontri.
- Defaticamento. A fine partita che tu abbia vinto o perso, non importa, in questi momenti si vede il vero sportivo che non perde di vista il suo benessere e il prossimo obiettivo: fare un lavoro di scarico sul proprio corpo (stretching) per sciogliere ulteriormente la muscolatura.
- Cosa mangiare a fine partita. Si possono reintegare liquidi e sali minerali con integratori e preferire delle proteine che vanno a ricostituire la massa muscolare e a riparare le fibre.